Il Centro di Ricerca e Documentazione “Luigi Einaudi”, ispirandosi all’einaudiano “conoscere per deliberare”, costituito a Torino nel 1963, raggiunge quest'anno i sessant'anni di attività. Conduce ricerche in proprio o su commissione di enti italiani o internazionali, cura siti web e la pubblicazione di periodici, svolge opera di formazione di giovani studiosi e ricercatori, organizza seminari, conferenze, convegni.
L’attività è finanziata attraverso i proventi delle ricerche, nonché il contributo di soci e sostenitori.
Il Centro, che è un’associazione senza fini di lucro e dal 2006 ha il riconoscimento della Regione Piemonte, è nato grazie all’iniziativa e all’impegno di un gruppo di imprenditori e intellettuali, tra cui Fulvio Guerrini.
L’attività di ricerca del primo decennio ha un’impronta prevalentemente economica, annoverando fra i primi collaboratori Enzo Storoni, Sergio Ricossa, Giorgio Rota. La dimensione ideologica è rappresentata soprattutto dal grande filosofo del diritto Bruno Leoni. Sono gli anni in cui il Centro Einaudi introduce in Italia gli autori “classici” del liberalismo moderno, Hayek, Dahrendorf, Aron, Popper e, poi, i neocontrattualisti americani, Rawls e Buchanan.
Parallelamente, il Centro si caratterizza per una notevole capacità di “anticipare” i tempi e i temi dell’analisi e del dibattito politico-economico e si impegna in una puntuale analisi delle politiche pubbliche del welfare state (sanità, edilizia, eccetera).
Nei primi anni Ottanta, l’attività di studio del Centro si indirizza verso il “futuribile” delle nostre società: le trasformazioni indotte dalle nuove tecnologie, le opportunità da esse offerte e i meccanismi istituzionali necessari a coglierle.
Negli anni Novanta, il Centro segue con particolare attenzione i processi di riforma in Italia, di integrazione europea e di globalizzazione economica.
Negli anni 2000, il Centro inaugura il Laboratorio di Politica Globale (Lpg, 2003), dal cui spin-off nasce TWAI (2009). Nel 2007 nascono il sito Quadrante Futuro, formato da schede settimanali e collegate tra loro da link ipertestuali, e Agenda Liberale, rivista online che intende collegare le ricerche del Centro alle questioni politiche ed economiche di attualità. Nel 2008 nasce il Laboratorio di Politica Comparata e Filosofia Pubblica (Lpf), volto a promuovere attività di studio, documentazione e dibattito sulle principali trasformazioni della sfera politica nelle democrazie contemporanee e che si arricchirà dei due laboratori sul Welfare e sulla Bioetica.
Dal 2009 Biblioteca della libertà, la storica rivista del Centro, diventa online, quadrimestrale e ad accesso libero; nello stesso anno nasce Economia@Centroeinaudi, newsletter online di economia e finanza che dal 2011 prende il nome di Lettera Economica. Sempre nel 2011 nasce il progetto Percorsi di Secondo Welfare, realizzato grazie al supporto di importanti partner istituzionali – tra cui fondazioni filantropiche, aziende, assicurazioni, sindacati e enti locali – appartenenti ad ambiti diversi ma egualmente interessati allo sviluppo del secondo welfare in Italia.
Nel 2013, il restyling del sito. Nel 2014, i festeggiamenti per i 50 anni di attività (il Centro è sorto il 31 dicembre 1963) con un evento commemorativo presso il Teatro Regio di Torino.
Nel 2014 sono pubblicati il Primo rapporto Giorgio Rota su Napoli e quello su Roma; esce la prima edizione del Bilancio Sociale, nuovo veicolo per diffondere mission e attività svolte, a cui nel 2016 si affianca il Codice Etico.
Nel 2015 Bdl compie i 50 anni di pubblicazione ed è pubblicato il Secondo rapporto sul secondo welfare in Italia; il Rapporto sull’economia globale e l’Italia arriva al traguardo della XX edizione.
Nel 2016 per la XVII edizione del Rapporto Giorgio Rota su Torino entra come sponsor Banca del Piemonte a fianco di Compagnia di San Paolo; è realizzata la IV edizione del Giorgio Rota Best Paper Award, premio che da quest’anno è sostenuto da Fondazione CRT. Sempre nel 2016, è pubblicata la seconda edizione del Rapporto Giorgio Rota su Napoli.
Nel 2017 esce la XXXIII edizione dell’Indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani, con Banca Intesa e a fine dello stesso anno il Terzo rapporto sul secondo welfare in Italia.