La giustizia esecutiva, un'indagine empirica (1996)

Promossa dal Centro Einaudi, questa indagine costituisce una prima analisi, sulla base dei dati Istat e di alcune interviste a operatori, del concreto funzionamento della giustizia esecutiva in Italia. Nell'intento di fornire qualche utile spunto di riflessione a chi opera nel settore – e a chi intende riformarlo. Il testo del rapporto di ricerca è pubblicato nel n. 136 di  «Biblioteca della libertà»L'apparato normativo italiano rincorre l'evoluzione del mercato, adeguandosi, spesso con notevole ritardo, alle esigenze del sistema. Questo lavoro si occupa del problema del recupero dei crediti (ad esclusione delle procedure fallimentari) e dell'inadeguatezza del sistema della giustizia esecutiva italiana alle nuove esigenze del sistema economico che, sulla scia europea e nordamericana, tende, globalizzandosi, ad utilizzare sempre nuove tipologie di rapporto commerciale. Gli strumenti giudiziari previsti per il recupero dei crediti (dal pignoramento alla vendita giudiziaria) risultano oggi essere inefficaci a tal punto da ingenerare gravi distorsioni nel funzionamento del mercato del credito. Il lavoro è diviso in tre parti. Innanzitutto si cerca di evidenziare i principali difetti dell'iter della giustizia esecutiva e ciò che questi comportano in termini economici e sociali per creditore e debitore e per l'intera collettività. Si dimostra poi come il mercato sopperisce alla mancanza di un adeguato funzionamento delle pubbliche istituzioni e si conclude con una modellizzazione microeconomica del rapporto tra le produttività del settore pubblico e di quello privato. In appendice un caso esemplare.