Il work design nell’epoca digitale tra nuovi approcci e metodi classici

Nel Quaderno n. 2 approfondiamo le tendenze che riguardano in particolare il lavoro operativo, con riferimento sia all’industria sia al mondo dei servizi. Il tema è il cambiamento del lavoro in relazione alla trasformazione digitale e all’evoluzione dei modelli organizzativi. In particolare, oggetto degli studi di caso e delle riflessioni proposte in questo Quaderno sono gli approcci, i metodi e gli strumenti per il work design, a partire dalla discussione, contenuta nel contributo di Rachele Sessa e Gabriele Caragnano e in quello di Alberto Cipriani sui metodi per la misurazione e analisi del lavoro, rilevanti non solo nell’ambito industriale, alla luce dell’evoluzione dell’MTM, dell’integrazione con gli strumenti dell’ergonomia e della loro estensione a produzioni complesse e a bassa ripetitività. Alla base dell’utilizzo di metodi e strumenti vi sono orientamenti di fondo che nel contributo di Gianfranco Rebora vengono ricondotti a due approcci alternativi al work design, definiti come meccanico e come umanistico. Ampliando la prospettiva a livello delle modalità di gestione e organizzazione delle attività produttive, quello che viene definito production system dell’impresa, l’intervista a Luciano Massone a cura di Giuseppe Della Rocca traccia alcune delle linee evolutive che riguardano in particolare il World Class Manufacturing, alla luce delle problematiche poste dalla sostenibilità ambientale ed economica. Infine, il contributo di Mario Sai approfondisce il ruolo della contrattazione collettiva nell’affrontare il tema dell’innovazione tecnologica e organizzativa.

«Bezosismo», il nuovo fordismo degli algoritmi - Corriere della Sera - 18 luglio 2023

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