L’articolo intende mostrare l’esistenza di un filo conduttore che attraversa la riflessione einaudiana sul pareggio di bilancio, e che va da Le entrate pubbliche nello stato sabaudo (1907) sino ad arrivare alla interpretazione dell’articolo 81 della Costituzione (1948).
Muovendo dal comune riferimento di questi due scritti alla virtù della «prudenza» – del «principe» e del «buon padre di famiglia» – e dalla connessa analogia tra governo civile e governo della casa, pubblico e privato, si mostra come il principio del pareggio di bilancio sia per Einaudi strettamente legato alla ricerca di un buon governo e di un principio di equità intergenerazionale.