Utili non prediche? Il punto critico e l'antropologia complessa della libertà in Luigi Einaudi

Categoria/Category
Anno XLVII, n. 203, gennaio-aprile 2012
Editore/Publisher
Centro Einaudi
Articolo completo/Full text
203online_heritier_2012.pdf

Abstract

A giudizio dell’autore, il risultato dell’itinerario teorico di Einaudi è un pensiero filosoficamente aperto, sospeso tra il teorico e il pratico, tra l’ideale e il reale, ma forse proprio in questo tratto, paradossalmente, risiede la sua rilevanza antropologica e attualità teoretica. L’Einaudi delle Lezioni di politica sociale, in particolare, fonda il liberalismo su un’etica antropologica ove si rivelano centrali il risparmio, la famiglia, l’impresa, le istituzioni, entro una concezione globale dell’azione umana economico-sacrificale e non consumistico-dilapidatoria. Rilette nel periodo centrale della grave crisi economica d’inizio millennio, queste pagine del 1949, più che ottocentesche e premoderne, possono rivelarsi post-postmoderne, proponendo non tanto soluzioni
tecniche (il pareggio di bilancio) quanto una lucida e provocatoria individuazione dei problemi della condizione umana nelle società contemporanee.