La tutela della privacy fra eguaglianza ed economia

Categoria/Category
Anno XLV, n. 197, gennaio-aprile 2010
Editore/Publisher
Centro Einaudi

Abstract

L’articolo analizza le teorie sviluppate sia a favore sia contro la tutela della privacy, nei modi in cui è essa tutelata oggi nei paesi occidentali. Si esaminano tanto le giustificazioni economiche della tutela della privacy elaborate da giuristi ed economisti americani quanto i vantaggi economici di una possibile eliminazione di tale tutela. Viene sviluppata una nuova idea economica secondo la quale la tutela della privacy è necessaria quando un soggetto è interessato al comportamento di un altro individuo per scoprirne aspetti diversi che sono correlati con il comportamento che è oggetto di possibile controllo. Se non si vieta il controllo sul comportamento altrui, l’individuo non terrà più quel comportamento per non rilevare quali comportamenti correlati mette in atto, subendo una perdita di benessere, mentre l’interessato alle informazioni non otterrà alcun beneficio, in quanto nessuna informazione riuscirà a ricavare. Da qui discende una diversa giustificazione per la tutela della privacy. Nell’articolo, tuttavia, si fa notare come la tutela della privacy sia anche uno strumento per favorire l’uguaglianza, se non l’egualitarismo. Dietro lo schermo della privacy, infatti, tutti gli uomini sono grigi. La tutela della privacy rende non distinguibili gli individui e ciò implica che le scelte nei rapporti sociali avvengano dietro un velo di ignoranza, con tutti i costi che ciò comporta. Le giustificazioni economiche elaborate dai sostenitori della tutela della privacy potrebbero quindi dover essere messe in disparte per favorire la trasparenza fra gli individui.

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