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N. 21 - Quaderni di Biblioteca della libertà
Il cosiddetto «stato del benessere» sembra essere diventato un bersaglio obbligato nel dibattito politico ed economico di tutte le democrazie avanzate. Da destra, lo si accusa di essere troppo costoso, improduttivo, inefficiente e di soffocare la libertà a l'autonomia dei cittadini con troppi vincoli burocratici. Da sinistra, gli si rimprovera di non aver saputo realizzare in concreto quegli locali di giustizia distributiva ad eguaglianza sociale che avevano caratterizzalo le sue origini Tali pesanti accuse sono meritate? E, prima ancora quali sono gli aspetti e i nodi specifici della «crisi» dallo stato del benessere, al di là di frettolose e spesso non documentate generalizzazioni? I saggi raccolti in questa antologia esaminano in dettaglio tali quesiti, cercando di individuare 1 dati di fatto più significativi per una risposta esauriente. Due scritti, di carattere generala, guardano alla fenomenologia del welfare state in prospettiva storica e comparata. Gli altri tre saggi trattano alcuni casi specifici (Germania Federale, Italia a Gran Bretagna) offrendo così una serie di illustrazioni più precise e dettagliate. L'intero quadro fornisce, in modo particolarmente informato e rigoroso, un fondamentale strumento per approfondire i termini di una discussione che si è recentemente aperta anche tra i partiti a gli intellettuali del nostro paese.