Abstract
Questo saggio si apre con una rilettura dell’analisi, proposta da James Burnham nel 1941, della managerial revolution e della tecnocrazia. Prosegue poi con una disamina della crescente disaffezione dei cittadini nei confronti dei sistemi politici occidentali. In particolare, il lavoro propone una riflessione filosofica sulla concezione moderna dello stato e sul tramonto dei principi di legittimità nel corso degli ultimi due secoli, fino al punto che tali principi oggi non rappresentano più una spiegazione convincente del monopolio statale. Nella seconda parte del saggio, viene ricostruito il progressivo declino dell’obbligazione politica a favore delle domande di autogoverno tipiche di molti paesi occidentali; particolare attenzione viene dedicata alla profonda trasformazione politico-culturale in corso nell’Italia settentrionale (un mutamento che potrebbe ben preludere a nuovi sommovimenti politici in altri paesi appartenenti alla tradizione europea).
The essay begins with a reappraisal of James Burnham’s 1941 analysis of the managerial revolution and technocracy. It goes on to examine citizens’ growing disaffection with western political systems. In particular, it attempts a philosophical reflection on the modern conception of the state and on the demise of principles of legitimacy over the last two centuries to the point that today they no longer offer a sound justification for state monopoly. In its second part, the essay traces the decline of political obligation to the demands for self-government typical of many western countries, devoting particular attention to the profound political-cultural transformation under way in northern Italy (a change which might be the harbinger of new political upheavals in other countries within the European tradition).