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Profilo Italia / Ci sono (nuove) discriminazioni nel trattamento della devianza?

Italy / Are There (New) Discriminations in the Treatment of Deviancy?

Categoria/Category
Anno XXXVI, n. 162, novembre-dicembre 2001
,
Editore/Publisher
Centro Einaudi

Abstract

In questo articolo gli autori propongono una riflessione che intende essere non alternativa, bensì complementare rispetto ai tradizionali approcci utilizzati nell'affrontare la questione del crimine. In particolare, guardando all'Italia di questi anni e alle modificazioni che la legislazione penale ha progressivamente subito nel corso del tempo, essi si chiedono se l'impianto normativo e più in generale le prassi gestionali del fenomeno criminale diano sistematicamente luogo a discriminazioni. La risposta è positiva, nel senso che l'analisi dell'evoluzione normativa porta a concludere che le esigenze della maggioranza e i privilegi dei detentori del potere finiscono con l'imporre una definizione del confine tra lecito ed illecito e una gestione della repressione della devianza funzionali, di fatto, agli interessi dominanti.

In this article the authors offer a reflection, not as an alternative but as a complement to the traditional approaches adopted to address the question of crime. More specifically, they look at the modifications penal legislation has progressively undergone in Italy in recent years, and ask whether the normative system and, more generally, the practices used to manage the crime phenomenon systematically give rise to discriminations. Their response is that they do in the sense that analysis of normative evolution leads to the conclusion that the needs of the majority and the privileges of the holders of power end up by imposing a definition of the borderline between legal and illegal and a repressive management of deviancy that are, de facto, functional to dominant interests.