Nessuna copertina

Se lo stato-nazione possa ancora essere utile ai suoi cittadini

Whether the nation-state can still be of use to its people

Categoria/Category
Anno XXXVI, n. 159, maggio-giugno 2001
Editore/Publisher
Centro Einaudi

Abstract

In questo saggio si affrontano, dal punto di vista economico, alcuni dei problemi che vengono posti dal crescente divario fra lo spazio politico e lo spazio del mercato, a discapito dell’ambito di intervento della politica. Lo stato-nazione, come lo conosciamo, è sottoposto ad una duplice pressione: da una parte tende a frantumarsi in enti politici minori e dall’altra necessita di mettersi d’accordo con gli altri stati per raggiungere obbiettivi (su problematiche ambientali, sanitarie, eccetera) e ottenere beni pubblici che si riferiscono ad aree ben più ampie di quelle delimitate dai confini nazionali. Per una serie di ragioni politiche e tecnologiche, è successo che il confine del mercato ha cessato di essere collegato al confine dello stato. Quando i benefici dell’allargamento del mercato non dipendono dalla dimensione dello stato è naturale che, negli stati esistenti, chi eventualmente abbia delle aspirazioni secessionistiche verrà rafforzato nelle sue convinzioni e cercherà di tradurle in realtà. Contestualmente, problemi di sovrapposizione di sfere di sovranità e mali pubblici mondiali sono diventati di grande rilevanza pratica, rendendo palese la situazione di impotenza dell’attuale sistema degli stati. Lo studio pone particolare attenzione alla situazione del nostro paese e all’incerto futuro dell’Unione Europea.

This article deals with problems from an economic viewpoint arising from the growing gap between politics and market to the detriment of political intervention. The nation-state as we know it is under dual pressure: on the one hand it is tending to break up into minor political bodies and on the other it has to fall in line with the other states in order to reach objectives (environmental questions, health etc.) and obtain public benefits that spread over areas much wider than just state boundaries. The market boundary for a series of political and technological reasons is no longer connected to state boundaries. When the benefits of market spread do not depend on the size of the state it is natural that whoever in the existing states has secessionist tendencies will have his convictions strengthened and will try to carry them out. The problems of superimposing spheres of sovereignty and the present global ills have now become very relevant from a practical point of view and highlight impotence of the current state system. Particular attention is given to the situation in Italy and the uncertain future of the European Union.