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Europa / Cittadini e potere politico nell’Unione Europea / II - Europe / Citizen Access to Political Power in the European Union / II

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Anno XXXV, n. 156, settembre-ottobre 2000
Editore/Publisher
Centro Einaudi

Abstract

Dopo aver analizzato le possibilità di partecipazione dei cittadini alle istituzioni rappresentative di livello europeo (vedi la prima parte di questo saggio nello scorso numero di "Biblioteca della libertà"), l’autrice passa in rassegna i diversi concetti di cittadinanza proposti dalla letteratura, cui paragona il modello reale di cittadinanza promosso dal processo di integrazione europea. I diritti di cittadinanza politici e sociali garantiti dall’Unione Europea sono alquanto fragili. In effetti le elezioni europee non sono politicamente rilevanti e raccolgono un’affluenza scarsa, l’intermediazione e la pressione degli interessi è dominata dall’industria (e in particolare dalla grande industria), la trasparenza e l’accesso pubblico ai documenti non sono ancora sufficienti, mentre la ricerca ha dimostrato che, anche se la Corte Europea di Giustizia ha giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo della Comunità Europea, è proprio l’industria ad avvalersi, nella grandissima maggioranza dei casi, del processo legale, accrescendo in questo modo il vantaggio politico di cui già gode. D’altro canto, i promotori di cause di interesse pubblico incontrano serie difficoltà quando ricorrono alla Corte. In conclusione, lungi dal raggiungere l’obiettivo di una nuova cittadinanza europea, il processo di integrazione ha provocato invece una costante perdita di potere dei cittadini, proprio perché ha sottratto spazio ai parlamenti nazionali senza concedere nuovi diritti di partecipazione che compensassero questa perdita.

After analysing the possibility of citizen participation in European representative institutions (see the first part of this essay in the previous issue of Biblioteca della libertà), the author analyses the different concepts of citizenship in the literature, comparing them to the real model of citizenship promoted by the European integration process. The political and social rights of citizenship guaranteed by the European Union tend to be fragile. In fact, the European elections fail to be politically significant and attract a low turnout, lobbying and interest pressure are dominated by business (especially big business), transparency and public access to documents continue to be insufficient, and, even if the European Court of Justice has played a central political role in shaping the Community, the evidence shows that, in the vast majority of cases, it is business that exploits the legal process to further augment the political advantage it already possesses. On the other hand, the promoters of causes of public interest encounter serious difficulties whenever they apply to the Court. In conclusion, far from reaching the goal of a new European citizenship, the integration process has brought about a constant disempowerment of citizens, precisely in so far as it has reduced the scope of national parliaments without granting adequate compensation in terms of participatory rights.

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