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Europa / Cittadini e potere politico nell’Unione Europea / I - Europe / Citizen Access to Political Power in the European Union / I

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Anno XXXV, n. 155, luglio-agosto 2000
Editore/Publisher
Centro Einaudi

Abstract

L’Unione Europea è entrata di recente in profonda crisi di legittimità: di fronte al suo crescente potere economico, le possibilità e attività di partecipazione dei cittadini, da un lato, e la (ir)responsabilità democratica dei governanti europei, dall’altro, non sembrano più sufficienti. Non solo: se si considera la progressiva erosione di potere subita dai parlamenti nazionali nei confronti dei rispettivi governi, il problema del "deficit democratico" sembra diventare sempre più grave. In sostanza, l’Unione nel suo statuto e nei suoi trattati professa valori democratici, ma non è essa stessa democratica. In questa prima parte, Harlow si interroga sulle reali possibilità di partecipazione dei cittadini al processo politico e decisionale di livello europeo, attraverso un’analisi del funzionamento effettivo del Parlamento europeo, del Consiglio dei ministri, della cosiddetta comitologia, del Comitato delle Regioni e dei parlamenti nazionali. La conclusione è che la debolezza delle istituzioni rappresentative europee rappresenta ormai una vera e propria minaccia al futuro dell’avventura europea. Il periodo di tacito accordo è finito: che la loro approvazione sia necessaria o meno, i "popoli d’Europa" hanno già espresso il loro verdetto negativo.

The legitimacy of the European Union has recently begun to wobble. Possibilities for active citizen participation on the one hand, and the responsibility/irresponsibility of European rulers on the other would no longer appear to suffice to counter its growing economic power. Plus, if we consider the progressive erosion of the power of national parliaments over their respective governments, the problem of the "democracy deficit" is growing increasingly serious. In its statute and treaties, the Union professes democratic values, but is not, per se, democratic. In this, the first part of her study, Harlow questions the real level of citizen participation in the European political and decision-making process, analysing the effective working of the European Parliament, the Council of Ministers, "committee mania", the Committee of the Regions and national parliaments. Her conclusion is that the weakness of European representative institutions now constitutes a real threat to the future of the European "adventure". The period of tacit agreement is now over; whether their approval is necessary or not, the "people of Europe" have already passed a negative verdict.

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