- Ricerche e Progetti
- Biblioteca della Libertà
- Pubblicazioni e Working Paper
- Articoli e media
- Eventi e notizie
The distinctive features of Italy are its huge structural deficit and high and growing public debt. Public finance is struggling through a state of emergency, suspended midway between the incoming inland revenue of the present and concerns for the future. New rules need to be drawn up both on the public spending side and on the revenue side. Reflection on the Vanoni reform of the early fifties provides valid pointers for the current situation: first, attention to the organisation and application of the tax system; secondly, the need to not only to proclaim laws, but also to actually enforce them; and, finally, awareness of the need to support and ease the taxpayer's collaboration when it comes to imposing taxes. The subsequent tax reform of 1971-73 profoundly altered the roles of the taxpayer and the fiscal administration (towards which the legislator had been negligent and inattentive for years). Today the costs of fiscal obedience are high and need to be contained. «Legislative pressure» is enormous and also weighs heavily on the judiciary. It is necessary to guarantee transparent tax laws; this may be feasible by following the advice of the Constituents and codifying laws as a safeguard both against the abuse of law by decree and against normative instability.
L'Italia è un paese caratterizzato dall'ampio disavanzo strutturale e dall'elevato e crescente debito pubblico. La finanza pubblica vive in stato di emergenza, tra il successo di gettito del presente e le preoccupazioni per il futuro. Vi è la necessità di definire nuove regole tanto sul versante della spesa pubblica quanto sul versante delle entrate. Da una riflessione sulla «riforma Vanoni» dei primi anni cinquanta emergono indicazioni valide anche per l'oggi: in primo luogo l'attenzione ai profili organizzativi e applicativi del sistema tributario, poi la necessità di corrispondenza tra enunciazione di legge e sua applicazione concreta, infine la consapevolezza che la collaborazione del contribuente nella realizzazione dell'obbligo tributario deve essere sostenuta e facilitata. La successiva riforma tributaria del 1971-'73 ha profondamente modificato il ruolo del contribuente e quello dell'amministrazione, nei cui confronti peraltro il legislatore è stato per anni trascurato e disattento. Oggi i costi dell'obbedienza fiscale sono elevati ed è necessario un loro contenimento. La «pressione legislativa» è enorme e incide anche sul ruolo della giurisprudenza. È necessario garantire la trasparenza delle norme tributarie: ciò può esser fatto, riprendendo le indicazioni dei Costituenti, attraverso un'opera di codificazione, come tutela tanto dall'abuso dei decreti legge quanto dalla instabilità normativa.