Abstract
Meaglia spiega come, dopo aver esaminato paese per paese la nascita e la crescita, a partire dagli anni Settanta, dei partiti della «nuova destra» europea, Mastropaolo svolga una critica accurata delle principali definizioni che ne sono state date e sembri preferire quella che indica in una forma particolarmente aggressiva e radicale di «antipolitica» il carattere comune di queste formazioni. Il loro successo in Italia si dovrebbe principalmente all’incapacità della classe politica e dei partiti tradizionali, alla loro mancanza di cultura, di carattere, di lungimiranza, di avvedutezza, che li ha resi incapaci di contrastare l’offensiva ideologica di questi nuovi partiti. Le speranze che Mastropaolo ripone nella diffusione delle pratiche della «democrazia deliberativa» come antidoto al male italiano appaiono a Meaglia, al momento, piuttosto esili.
Meaglia explains how, after making a country by country analysis of the birth and growth of the parties of the European ‘new right’ since the seventies, Mastropaolo makes a careful critique of the principal definitions of them and how he seems to prefer the one that sums them up as a particularly radical and aggressive form of ‘anti-politics’. Their success in Italy would appear to be largely due to the incapacity of the political class and the traditional parties and their lack of culture, character, foresight and sagacity, which has rendered them incapable of tackling the new parties’ ideological offensive. According to Meaglia, the hopes Mastropaolo lays in the dissemination of practices of ‘deliberative democracy’ as an antidote to the Italian malaise would appear to be somewhat faint, at least for the moment.