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Il mondo secondo Bush / L'America cerca di mettersi in salvo

The World According to Bush / America tries to save itself

Categoria/Category
Anno XL, n. 179, aprile-giugno 2005
Editore/Publisher
Guerini e Associati

Abstract

L’economia americana si trova in una condizione di vulnerabilità determinata dai deficit, fra loro correlati, della bilancia commerciale, delle finanze pubbliche e di quelle famigliari che rendono indispensabile l’afflusso costante di risorse finanziarie dal resto del mondo. Per questo il potere d’attrazione statunitense è fondamentale, così come la conservazione, da parte del dollaro, del ruolo di moneta di riserva e di una posizione centrale nel sistema delle transazioni monetarie mondiali. Gli effetti di fattori di tipo politico-militare e legati all’andamento del prezzo del petrolio rendono realistici due scenari alternativi: uno di crisi, che porta al collasso della moneta americana, e uno di non crisi, prodotto soprattutto da una più favorevole situazione in Medio Oriente. L’amministrazione Bush, che considera il panorama internazionale estremamente minaccioso, è cosciente dei rischi, ma ha deciso di correrli ritenendo che la guerra al terrorismo meriti l’investimento di tutte le risorse necessarie a garantirne l’efficacia. Quanto grave sia il pericolo, come noto, è motivo di forte differenza di opinioni tra la gran parte del mondo politico ed economico americano e quasi tutto il resto del pianeta.

The present state of vulnerability of the American economy is caused by the balance of trade, public finance and family budget deficits – all correlated – which render indispensable a constant inflow of financial resources from the rest of the world. This explains why the US’s power of attraction and the dollar’s conservation of its role as a reserve currency and its central position in the world monetary transaction system are so fundamental. The effects of military political factors and oil price trends make two alternative scenarios feasible: either a crisis leading up to the collapse of the dollar or a non-crisis, if the situation in the Middle East were to improve. The Bush administration, which views the international panorama as being extremely dangerous, is conscious of the risks involved, but has decided to run them, feeling that the war on terrorism is worth the investment of all the resources necessary to ensure its effectiveness. As is well known, how serious the danger actually is has caused a sharp difference of opinion between much of the American political and economic world and virtually the rest of the planet.