Abstract
In un sistema internazionale in cui il processo di globalizzazione al contempo dilata e limita la leadership dell’Occidente, la sfida portata dalla Repubblica Popolare Cinese agli equilibri geopolitici (asiatici, ma non solo) assume un rilievo cruciale. Il saggio si propone di integrare i tipici approcci analitici eurocentrici con lo studio della politica estera cinese tradizionale. Emerge un quadro che vede Pechino operare per oltre due millenni come attore egemone all’interno di un sistema-mondo che si estendeva dall’Himalaya al Giappone e dal centro asiatico (deserto del Gobi) alle Molucche. La comprensione delle dinamiche operative del sistema – fondato su meccanismi identitari-ideologici ed economici prima che su fattori militari – può fornire una prospettiva nuova per lo studio delle matrici della politica estera cinese contemporanea.
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In an international system in which the globalisation process at once dilates and constrains the leadership of the West, the People’s Republic of China’s challenge to Asian – but not only Asian – geopolitical equilibria takes on crucial importance. It emerges that Beijing has operated for more than two millennia as a hegemonic actor within a world system stretching from the Himalayas to Japan, from the Gobi Desert in the centre of Asia to the Moluccas. Understanding of the operational dynamics of this system – founded more on identification-ideological and economic mechanisms than military factors – may provide a new perspective for study of the matrices of contemporary Chinese foreign policy.