Abstract
La lingua comune, oltre a una storia e una cultura parzialmente condivise, hanno apparentemente creato una naturale affinità politica fra la Gran Bretagna e gli Stati Uniti. In realtà, la cosiddetta «relazione speciale» anglo-americana ha probabilmente avuto un impatto psicologico più significativo sulla leadership anglosassone che non sulla sua controparte americana, e potrebbe aver distorto la visione del mondo e del resto dell'Europa della prima. La robustezza di tale legame è ancora vistosissima in ambito militare, pur in presenza di una tendenza britannica a una maggiore «integrazione» politica ed economica con l'Europa. Ciò non significa che i due paesi saranno incondizionatamente alleati per sempre. Questa «relazione speciale», tuttavia, conferisce alla Gran Bretagna una grossa responsabilità nei confronti del futuro dell'Europa politica e delle relazioni transatlantiche.
A common language and some shared history and culture apparently created natural political kinship between the UK and the USA. In fact, the so-called special Anglo-American relationship may have had a more important psychological impact on British leaders than on their American counterparts, and influenced or even distorted their outlook on the world and the rest of Europe. Its empirical resilience is striking in the military area, as British attitudes have increasingly leant towards political and economic ‘integration’ into Europe. This does not imply that both countries would be unconditional allies forever. This special relationship, though, entrusts the UK with a first-rank responsibility towards the future of political Europe and transatlantic relations.