Nessuna copertina

L'altro gigante d'Asia. Spunti di riflessione sull'India di oggi

The Other Asian Giant. Cues for Reflection on India Today

Categoria/Category
Anno XLIII, n. 193, ottobre-dicembre 2008
,
Editore/Publisher
Guerini e Associati

Abstract

Il saggio propone una ricognizione dello stato di sviluppo sociale e politico-economico dell’India. Negli ultimi anni si sono moltiplicati i contributi sulla Cina, paese da molti ritenuto agli antipodi dell’Occidente. L’India, al contrario, è spesso considerata meno dissimile per via della sua natura pluralistica e del suo regime democratico, un argomento che di recente è stato invocato da Washington come catalizzatore di una nuova ipotesi di alleanza tra Stati Uniti e India. In realtà, studiosi come Arnold Toynbee ammoniscono da tempo sull’importanza di superare le apparenze, indicando l’India come una civiltà radicalmente diversa da quella giudaico-cristiana occidentale, oltre che ricordando a tutti come proprio nel subcontinente indiano si sono incontrate tre delle maggiori civiltà non-occidentali sorte sul pianeta: quella indù, quella islamica e quella che egli chiama civiltà dell’Oriente estremo. Appare dunque necessaria una prudente problematizzazione dei rapporti tra Occidente e India, paese che, con millenni di esperienza nella gestione della complessità – umana, politica ed economica – si candida a essere fin dai prossimi decenni un interlocutore imprescindibile, anche oltre i confini dell’Asia.

The essay provides an overview of social, political and economic development in India. The last few years have seen an ever increasing number of contributions on China, a country believed by many to be poles apart from the West. India, on the other hand, is often considered less different on account of its pluralistic nature and its democratic regime, a feature recently invoked by Washington as a catalyst for a possible new alliance between the US and India. In reality, scholars such as Arnold Toynbee have long warned about the importance of looking beyond surface appearance, suggesting that India is a radically different civilisation from the western Judaic-Christian one and reminding us how the Indian subcontinent was the scene of the meeting of three of the greatest non-western civilisations ever to appear on the planet: the Hindu, the Islamic and what he, Toynbee, calls the civilisation of the Far East. It would thus appear necessary to prudently acknowledge the problems involved in relations between the West and India, a country that, with thousands of years of experience in managing human, political and economic complexity behind it, will be a vital partner over the next few decades – in Asia and beyond.