Abstract
In questo articolo Engelhardt invita a considerare criticamente le politiche sanitarie. La sua tesi è che, in considerazione delle nostre differenti morali, non possa più essere giustificata l’idea di un’impostazione moralmente uniforme della sanità. Nelle società pluraliste contemporanee, segnate dalla limitata autorità morale di limitate democrazie, siamo costretti a permettere alla diversità di affermarsi e a tollerare differenti concezioni del bene, quali possono esprimersi all’interno di sistemi sanitari assicurativi in competizione tra loro. A giudizio dell’autore, la nostra diversità morale può rappresentare una straordinaria opportunità per le diverse comunità, culture e religioni: entro sistemi in concorrenza, esse hanno infatti la possibilità di accostare i problemi della sanità salvaguardando integralmente le proprie convinzioni morali.
In this article Engelhardt calls for a critical review of health care policy. His thesis is that, in view of our moral diversities, the idea of a morally uniform approach to health care policy can no longer be justified. In contemporary pluralist societies, marked by the bounded moral authority of bounded democracies, we are forced to allow diversity to assert itself and tolerate different conceptions of human goods within competing health care insurance systems. For the author, our moral diversities constitute an outstanding opportunity for different communities, cultures and religions: within competing systems, he argues, they have the possibility to address health care problems while standing by their own moral convictions.