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Il sistema degli scambi e degli equilibri internazionali che si era esteso a tutto il mondo prima della crisi finanziaria del 2008-2009 è ormai affidato alla storia. La successiva tempesta economico-sociale, geopolitica, climatica che stiamo ancora attraversando ci ha proiettati in un mondo che possiamo chiamare «postglobale», caratterizzato dal parziale abbandono delle regole del libero mercato, dall’incentivazione al ritorno in patria delle industrie nazionali e dalla necessità – e contemporanea difficoltà – a tradurre in piani concreti i progetti «verdi».
Il conflitto ucraino e le tensioni sino-americane stanno ulteriormente mettendo sotto stress l’ordine internazionale del passato, anche per il rinchiudersi dell’America su se stessa. La frattura globale che si sta aprendo porterà a un’atmosfera mondiale di grande ostilità? Provocherà un rallentamento strutturale della crescita o sarà solo un sussulto temporaneo.
Al momento attuale non ci sono risposte, ma solo scenari. Eppure il problema va posto. Dobbiamo tuttavia dimenticarci i tempi spensierati – e in parte irresponsabili – in cui eravamo convinti di vivere una condizione di facile abbondanza, cercando invece di costruire – dall’ambiente in su – una «età dell’abbastanza», nella quale si possa vivere ragionevolmente bene. Noi, i nostri figli e i nostri nipoti. Il secondo Rapporto sul mondo postglobale cerca di mettere un po’ d’ordine in questa matassa complicata, indicando le vie d’uscita che si devono cercare. E probabilmente si possono trovare.
Contributi di Mario Deagllio, Giorgio Arfaras, Giuseppina De Santis, Paolo Migliavacca, Giuseppe Russo
Mario Deaglio, professore emerito di Economia internazionale presso l’Università di Torino, è opinionista de La Stampa.
Giorgio Arfaras, direttore della Lettera Economica del Centro Einaudi dal 2009 al 2020, collabora a numerose testate di economia e finanza.
Giuseppina de Santis, già assessore alla Ricerca e alle Attività produttive della Regione Piemonte, è stata direttore del Centro Einaudi dal 2001 al 2014.
Paolo Migliavacca, giornalista, ha collaborato a varie testate, tra cui Il Sole 24 Ore, di cui è stato caposervizio e curatore della pagina Esteri, edizione del lunedì.
Giuseppe Russo, economista professionista, è direttore del Centro Einaudi dal 2014.
Per il progetto culturale e la comunicazione il Rapporto si avvale dell'opera di Moccagatta e associati.
Disponibile sul sito di Guerini e Associati, nelle librerie selezionate e negli aeroporti. Anche in formato ebook sui principali store online.